La didattica per competenze

  

Per raggiungere il successo formativo il soggetto che apprende effettua un percorso, definito curricolo, che lo porta a realizzare determinati obiettivi di apprendimento. Il curricolo è costituito dall’interazione continua tra il soggetto che apprende e le risorse fisiche, umane e concettuali che vengono impegnate perché il percorso raggiunga quel patrimonio di conoscenze, competenze e capacità che permetta a ciascuno di entrare nel mondo del lavoro o degli studi superiori.

L’atto educativo presuppone intenzionalità ed attese che si esplicitano nelle finalità che, viste dal punto di vista del soggetto che apprende, vengono a costituire gli obiettivi. Nelle scienze dell’educazione gli obiettivi sono precisi comportamenti dei soggetti di apprendimento che possono essere osservati e misurati. Gli obiettivi vanno individuati, definiti e descritti preventivamente, con il massimo della chiarezza, in sede di programmazione tenendo conto delle effettive possibilità che un alunno ha di raggiungerli, dei contenuti e delle concrete attività che si intende realizzare e quindi verificati con opportune prove. Questo è caratteristico della programmazione educativa e didattica che legge il curricolo in senso lineare con programmi ministeriali divisi in discipline, anni di corso e conoscenze da raggiungere.

La nuova scuola esprime la necessità di sostituire allla definizione di obiettivi come conoscenze da raggiungere, la definizione degli obiettivi come saperi essenziali e irrinunciabili che convergono sulle competenze, ovvero la capacità di utilizzare e padroneggiare le conoscenze.

Il passaggio è dalla programmazione per discipline alla progettazione pluridisciplinare in cui le discipline vengono scomposte, ricomposte, aggregate, intorno a contenuti concreti e legati alle competenze. Il concetto di competenza può essere applicato a tutto il sistema formativo e mette insieme abilità trasversali e disciplinari che rendono l’attività della scuola apprezzabile solo se conduce all’acquisizione di competenze. Le competenze e le abilità quindi  rappresentano l’obiettivo di lavoro dell’insegnante.

 La certificazione delle competenze

La tendenza dei paesi europei a definire i propri curricoli dell’istruzione privilegiando le competenze piuttosto che i contenuti della conoscenza risponde alla Raccomandazione del Parlamento e del Consiglio Europeo del dicembre 2006. La tendenza generale è quella di definire sempre meno i saperi scolastici precisando sempre più le competenze da acquisire alla fine di un ciclo scolastico.

Le tappe fondamentali in tale percorso sono le seguenti:

Relativa alle OTTO COMPETENZE CHIAVE per l’apprendimento permanente, cioè la combinazione di conoscenze abilità ed attitudini appropriate al contesto e di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personale, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione. Le competenze individuate sono le seguenti: Comunicazione nella madrelingua; Comunicazione nelle lingue straniere; Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; Competenza digitale; Imparare ad imparare; Competenze sociali e civiche; Spirito di iniziativa e imprenditorialità; Consapevolezza ed espressione culturale.

Lo scopo è quello di usare un quadro di riferimento per confrontare i livelli delle qualifiche e promuovere un apprendimento permanente e pari opportunità. I risultati dell’apprendimento sono definiti in termini di conoscenze, abilità, competenze (otto livelli).

 

“Conoscenze”: indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche.

“Abilità” indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know‐how per portare a termine compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti).

“Competenze” indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termine di responsabilità e autonomia.

  

Lo scopo è di creare un "sistema europeo di crediti per l'istruzione e la formazione professionale («ECVET») inteso ad agevolare il trasferimento, il riconoscimento e l'accumulo dei risultati comprovati dell'apprendimento delle persone interessate ad acquisire una qualifica. Ciò consentirà di migliorare la comprensione generale dei risultati dell'apprendimento dei cittadini nonché la loro trasparenza, mobilità transnazionale e portabilità tra gli Stati membri e, se del caso, all'interno degli stessi, in uno spazio di apprendimento permanente senza frontiere, come pure la mobilità e la portabilità delle qualifiche a livello nazionale fra diversi settori dell'economia e all'interno del mercato del lavoro; inoltre, contribuirà a sviluppare e potenziare la cooperazione europea nel settore dell'istruzione e della formazione".  

 

La certificazione delle competenze in Italia

La scuola certifica i livelli di apprendimento raggiunti tramite certificazioni rilasciate al termine del percorso. La situazione in Italia, nei vari ordini di scuola è la seguente:

Scuola Primaria: art. 8 DPR 122 22-6-09 il modello è lasciato all’autonomia delle scuole;

Scuola Secondaria Inferiore: ancora da definire;

Primo biennio Secondaria superiore (obbligo): DM n. 9 27-1-10 con allegato modello per la certificazione dei saperi e delle competenze acquisite nell’assolvimento dell’obbigo di istruzione ( ai sensi dell’art. 4 c. 3 Regol. D.M. 22 agosto 2007 n. 139) utilizzato fino all’entrata in vigore del DM previsto art. 8 n.6 DPR 22-6-09 n.122, con il quale sono armonizzati i modelli e le certificazioni relative alle competenze nei diversi ordini di scuola;

Uscita Scuola Secondaria superiore : ancora da definire.

Sulla Gazzetta ufficiale del 15 febbraio 2013, con entrata in vigore 2 marzo, è stato pubblicato il decreto legislativo n. 13 del 16 gennaio 2013 recante “definizione delle norme generali e dei livelli essenziali delle prestazioni per l’individuazione e validazione degli apprendimenti non formali e informali e degli standard minimi di servizio del sistema nazionale di certificazione delle competenze, ai sensi dell’articolo 4, commi 58 e 68 della legge 28 giugno 2012, n. 92.”
Il decreto legislativo chiede di riconoscere e certificare tutte le competenze acquisite e propone di allineare i servizi pubblici centrali e territoriali di istruzione, formazione e lavoro agli orientamenti e indirizzi comunitari nonché alle regolamentazioni già introdotte dagli altri paesi europei. Le competenze certificate dovranno essere riferibili ad un Repertorio nazionale dei titoli di istruzione e formazione e delle qualificazioni professionali. Con tale norma si conferma un sistema nazionale di certificazione delle competenze, comunque acquisite, per valorizzare ogni competenza posseduta dalla persona, in una logica di apprendimento permanente.

 

 

La costruzione del curricolo per competenze

Per concorrere al raggiungimento delle competenze, i curricoli vanno progettati in termini di saperi essenziali o indispensabili scelti dai docenti e necessari al raggiungimento delle competenze richieste.

Il lavoro sulle competenze implica  anzitutto la necessità di individuare le competenze come risultati finali attesi e tradurle in indicatori generali. La declinazione delle competenze in indicatori e descrittori permette di affrontarle in termini operativi per farle diventare oggetto di insegnamento strutturato e intenzionale. Quindi occorre definire livelli di padronanza strutturando “rubriche” utili per la valutazione. In una fase successiva le competenze vengono poste come traguardo di percorsi didattici disciplinari e interdisciplinari che prevedono attività che permettano all’allievo di esercitare le competenze in contesti significativi. Infine è necessario prevedere diversi livelli di valutazione: delle conoscenze, delle abilità, delle competenze. 

 

Livelli di responsabilità nel collegio dei docenti

Il percorso nella costruzione del curricolo potrebbe essere il seguente (sintesi da "Insegnare per competenze nella scuola del XXI secolo" di Franca da Re)

Il COLLEGIO DEI DOCENTI PER COMMISSIONI E/O DIPARTIMENTI VERTICALI individua le competenze e le loro specificazioni, individua le abilità e le conoscenze sottese alle competenze, individua i contenuti irrinunciabili, individua i criteri e gli strumenti di verifica/valutazione generali, individua le competenze di cittadinanza, declina le competenze di cittadinanza in abilità e comportamenti osservabili, individua i livelli di padronanza delle competenze;

IL COLLEGIO DEI DOCENTI IN COMMISSIONI DI CLASSI PARALLELE stabilisce la scansione nell’anno scolastico delle proposte di lavoro, struttura unità di lavoro (moduli, unità di apprendimento, unità didattiche) e le commisura all’orario annuale, struttura strumenti di verifica comuni e formula i relativi criteri di valutazione;

I DOCENTI contestualizzano alla classe il percorso di istituto per quanto riguarda la propria disciplina e relativamente a spazi, tempi, organizzazione; adottano le migliori strategie didattiche per il conseguimento delle conoscenze, delle abilità, delle competenze; adottano le migliori strategie per un buon clima di classe; verificano e valutano gli allievi per la propria disciplina; relazionano con colleghi, con non docenti e con le famiglie.

 

 

Per approfondire:

http://www.girardicittadella.it/VARIE/didattica_per_competenze.pdf

http://www.pearson.it/ladidatticapercompetenza

http://ospitiweb.indire.it/adi/ValutaCompetenze08/vc8_230_imperativo.htm

http://www.ipssarbeltrame.it/public/UserFiles/File/Area%20docenti/Quaderno_1.pdf

http://www.ipssarbeltrame.it/public/UserFiles/File/Area%20docenti/Quaderno_3.pdf

http://www.itisbarsanti.it/progetti-europei/le-scuole-per-il-xxi-secolo/scuole%20XXI%20secolo.pdf

 

Per accompagnare il processo di sperimentazione della riforma della scuola secondaria superiore nell’a.s. 2009/2010 e di attuazione per l’a.s. 2010/2011, sono stati organizzati dall' Ansas Indire dei gruppi di ricerca e lavoro dotati di diverse modalità di organizzazione denominati unità di consegna (delivery unit). Parte delle attività e dei prodotti delle Delivery Unit e di altre esperienze realizzate nelle Regioni per l’Istruzione Tecnica è presentata nei link che seguono:

 

http://deliveryunit.indire.it/content/index.php?action=tematiche&id_m=20134&id_cnt=20193

http://www.indire.it/delivery_unit/visrisorse/index.php?action=risorse

http://www.indire.it/delivery_unit/allegati/rfu33.pdf

http://www.indire.it/delivery_unit/allegati/rfu61.pdf

http://www.indire.it/delivery_unit/allegati/rfu34.pdf

http://www.indire.it/delivery_unit/allegati/rfu32.pdf