Scritto da M. P.   
Martedì 17 Maggio 2011 19:39

CLIL: apprendimento integrato di lingua e contenuto  

 

L’acronimo CLIL (Content and Language Integrated Learning), comincia ad imporsi durante gli anni ’90 grazie al contributo di David Marsh e Anne Maljers che hanno coniato questo termine nel 1994. Esso indica un approccio metodologico innovativo che va oltre l’insegnamento delle lingue. I suoi promotori mettono l’accento sul fatto che oggetto di insegnamento sono sia una lingua che una disciplina non linguistica, e riconoscono la stessa importanza ad entrambe.

La realizzazione di questo duplice obiettivo richiede lo sviluppo di un approccio particolare: l’insegnamento/apprendimento della disciplina non linguistica non viene fatto solo in una lingua straniera, ma con e attraverso una lingua straniera ed implica quindi un approccio integrato. Esso richiede agli insegnanti una riflessione specifica non più solo sull’insegnamento delle lingue, ma sul processo di insegnamento in generale.

 

Organizzare l’insegnamento di tipo CLIL in una lingua straniera supera le esigenze di un insegnamento tradizionale e richiede risorse umane (insegnanti specializzati) e materiali didattici adeguati, che vanno oltre l’insegnamento tradizionale di una lingua in ambito scolastico.

In Italia, pur essendoci dagli anni novanta una consolidata tradizione di insegnanti di lingua che hanno  usato la lingua straniera come lingua veicolare per proporre argomenti non linguistici, mancano insegnanti formati specificamente per il CLIL ed è necessario risponde a due fondamentali esigenze:

•          formare i docenti di discipline non linguistiche perché migliorino la  padronanza della loro disciplina in lingua straniera e quella nella didattica della lingua straniera;

•          formare i docenti di lingua straniera, per aiutarli a conoscere e comprendere le caratteristiche delle discipline non linguistiche e i criteri su cui si basa la didattica di queste.

Il reperimento di figure professionali che posseggano conoscenze linguistiche e disciplinari integrate non sembra facile in quanto il sistema formativo italiano prevede figure specializzate nell’insegnamento linguistico o in quello disciplinare. Per realizzare l’approccio CLIL è necessario attendere che le figure necessarie vengano formate con adeguati percorsi universitari o post universitari. Allo stato attuale, si prevede la formazione dei docenti di discipline non linguistiche con corsi metodologici da avviare entro la fine dell’anno 2012 e che si svolgeranno in parallelo ai corsi linguistici. Nel 2012/2013 le scuole potranno confermare i proprio bisogni formativi e le individuazioni dei docenti.

La soluzione più immediata, proposta dalle associazioni professionali, è comunque quella della codocenza o almeno corresponsabilità che implica la progettazione e valutazione comune del percorso didattico e del progetto CLIL.

Aggiornamenti sul tema:

http://www.notiziedellascuola.it/istruzione-e-formazione/news/clil-cosa-c2019e-da-sapere

http://www.indire.it/bandi/clil/index.php?action=login

Normativa di riferimento:

Decreto del 16 aprile 2012 n.6

nota del 12 Aprile 2012

Decreto del 7 marzo 2012

DM 30/09/2011 formazione iniziale CLIL

Nota del 17/12/2010

Per approfondire:

http://www.lend.it/images/stories/FILES/documenti/CLIL_documentoLEND_2010.pdf

http://ec.europa.eu/education/languages/language-teaching/doc236_it.htm

http://e-clil.uws.ac.uk/